Tecnica del Paper piecing
Tecnica del Paper Piecing
Ho sempre avuto la curiosità di imparare la tecnica del patchwork/quilt, ho fatto qualche timido tentativo ma i risultati sono sempre stati mediocri e poco soddisfacenti, cio nonostante di tanto in tanto torno a fare ricerca per cercare spunti e ispirazioni, finchè un giorno mi sono imbattuta casualmente sulla tecnica del paper piecing e qui è scattata la passione.
Questo modo di utilizzare un supporto di carta prestampato che ti permette di ottenere risultati di una precisione quasi estrema mi ha subito rapito e credo che per un paio di settimane non ho fatto altro che cercare informazioni di tutti i tipi, schemi, esempi e materiale sufficiente per farmi partire con il primo modesto esperimento.
Ma torniamo indietro un passo.
Cos’è il Paper piecing?
Nelle ricerche che ho fatto non ho trovato molto materiale esaustivo quindi cercherò di riassumere in maniera chiara il concetto.
Questa tecnica prevede l’utilizzo di pezzi di tessuto cuciti su una base di carta denominata, Foundation Paper, secondo una sequenza numerica di linee tracciate direttamente sulla carta. I pezzi di tessuto vengono cuciti sul retro della carta. Questa tecnica permette di cucire anche piccolissimi e irregorlari pezzi di tessuto con grande precisione anche su blocchi di quilt complicati o impegnativi, dato che tutte le cuciture vengono fatte su linee rette. Questo tipo di carta è spesso trasparente in modo da vedere in la porzione su cui vanno cuciti i tessuti.
Nella teoria per poter eseguire questa tecnica servono sostanzialmente il supporto di carta speciale Foundation Paper, qui trovi un esempio di cos’è, pezzi di tessuto di dimensioni sufficienti a coprire le parti che vanno cucite, macchina da cucire e tanta pazienza 🙂
Il supporto di carta è importante e dovrebbe essere trasparente, in modo da permettere di vedere che la sovrapposizione dei tessuti vada a coprire esattamente l’area interessata. Per tutti i miei esperimenti ho utilizzando un normalissimo foglio in A4 sul quale ho stampato i blocchi, ma in realtà così facendo si incontrano notevoli intoppi, non c’è la trasparenza e nel momento in cui la carta va levata spesso si rischia ti tirare i punti della cucitura, quindi per un lavoro fatto per bene meglio attrezzarsi con il supporto idoneo.
C’è chi si disegna manualmente i blocchi ma per questo occorre esperienza, se si vuole approciare si trovano tanti blocchi già pronti sul web e spesso anche free. Dato che mi piace distinguermi, e i blocchi che ho trovato non mi piacevano, ho approfondito la ricerca sui software adatti a creare i blocchi di paper piecing e ho trovato un unico eccellente software Electric Quilt 7 ma essendo una principiante il costo mi ha diciamo indirizzato verso altre ricerche finchè ho trovato un programmino gratuito, di poche pretese, tutto in inglese e abbastanza complesso, ma mi ci sono applicata e ho potuto inziare a realizzare i miei primi blocchi. Il programma è questo Quilt Assistant, ha un tutorial molto scarno ma con pazienza e facendo prove su prove si può avere a disposizione un primo strumento adatto a soddisfare la propria creatività.
Ciò che consiglio per questa tecnica è di usare tessuti leggeri possibilmente di cotone, perchè in progetti un po’ impegnativi il sovrapporsi degli strati potrebbe creare accumuli antiestetici e difficili da gestire.
Un aspetto interessante di questà modalità di cucitura, a differenza del patchwork/quilt, è che non abbiamo necessità di avere tutti i pezzi di tessuto tagliati alla perfezione, basta fare in modo che i pezzi che andiamo a cucire siano un pochino più grandi dell’area da coprire ed in ultimo, e non meno interessante, un’altra cosa che mi piace di questa tecnica è che posso usare tutti quei piccoli pezzi lasciati da altri progetti, che altrimenti rimarrebbero nel cesto degli avanzi o addirittura un giorno buttati.
Per di finire questo articolo ti voglio mostrare due progetti che ho realizzato e che sembrano riscontrare gradimento 🙂
Le tovagliette per la colazione qui i cartamodelli, qui e qui le tovagliette finite
Bene per oggi è tutto, ci ho messo un pomeriggio a scrivere questo articolo ma ne sono soddisfatta 🙂 e se lo trovi utile e interessante lo puoi condividere o puoi lasciarmi un commento, rimango a disposizione.
Se sei interessata a questa tecnica, il prossimo articolo si intitolerà COME SI FA il PAPER PIECING, iscriviti alla newsletter per ricevere tutti gli aggiornamenti
Ciao 🙂
Mi sembra interessante, perché finora ho lavorato col normale patchwork, ma penso che così ci si possa sbizzarrire di più